RICOLA DALLA PARTE DELLE API

RICOLA DALLA PARTE DELLE API

Ricola sostiene i progetti di Slow Food a tutela delle Api e degli impollinatori.

Ricola e Slow Food

Ricola è partner da oltre 10 anni di Slow Food e supporta i suoi presidi.
I presidi sono costituiti dalle comunità di Slow Food che lavorano ogni giorno per salvare dall’estinzione razze autoctone, varietà di ortaggi e di frutta, pani, formaggi, salumi, dolci tradizionali. Si impegnano per tramandare tecniche di produzione e mestieri. Si prendono cura dell’ambiente e della biodiversità. Valorizzano paesaggi, territori, culture.

Ricola ha deciso di sostenere il Presidio dei Mieli di alta montagna alpina, progetto di Slow Food nato per salvaguardare le api e gli insetti impollinatori e con essi la biodiversità e l’agricoltura di alta montagna.
 

IL RUOLO DEGLI IMPOLLINATORI

 

La maggior parte del nostro cibo dipende da loro. Il polline trasportato da un fiore all’altro rende possibile la fecondazione e la conseguente produzione di frutti e semi.
La riproduzione di oltre l'80% (oltre 300.000 specie) delle piante selvatiche e il 70% delle nostre colture (oltre 300 specie) dipendono dall'impollinazione animale.
È stato calcolato che se gli impollinatori si facessero pagare dovremmo sborsare ogni anno circa 260 miliardi di euro per il cibo che consumiamo. Inoltre le api che alleviamo ci forniscono anche i loro preziosi prodotti: miele, polline, pappa reale, cera, propoli da sempre utilizzati e apprezzati dall’uomo.

Ma gli impollinatori stanno scomparendo e il loro declino costituisce una seria minaccia per la conservazione della biodiversità e per la nostra capacità di produrre cibo. Non sono solo le api da miele le vittime dello spopolamento, insieme a loro stanno sparendo le farfalle, le api selvatiche, i sirfidi e migliaia di altre specie. 

Si stima che l’Europa abbia perso il 20% del suo patrimonio apistico, mentre negli Stati Uniti il calo è stato addirittura del 30%

IL PRESIDIO DEI MIELI DI ALTA MONTAGNA ALPINA

Quando portare gli animali al pascolo era la norma, quando la transumanza era diffusa e regolare, anche le api ne traevano vantaggio. I pascoli venivano curati e puliti a tutto beneficio non solo degli animali, ma anche della vegetazione. Oggi la montagna si è spopolata, i pascoli sono meno curati e gli arbusti migliori non trovano più spazio. Ma c’è pure un “dritto” della medaglia: la montagna poco servita, con poche strade e poco abitata, è anche poco inquinata e gli ambienti incontaminati garantiscono produzioni scarse, ma di alta qualità.
Il Presidio si propone di valorizzare e rilanciare i mieli di alta montagna alpina, frutto di un duro lavoro dell'apicoltore che si muove nomade tra le fioriture della montagna, una pratica, il nomadismo in alta montagna, con produzioni sempre a rischio e spesso più scarse rispetto all'apicoltura stanziale, ma che offre prodotti eccellenti e di altissima qualità.

Il presidio tutela, quindi, le api, gli apicoltori e la biodiversità dell’alta montagna.

COSA POSSIAMO FARE TUTTI NOI

Scegliere frutta e verdura proveniente da un’agricoltura pulita Proteggere le coccinelle, le farfalle, le api, i bombi non usando pesticidi nel giardino e nell’ortoSostenere gli apicoltori comprando i loro prodotti: miele, propoli, pappa reale... Seminare fiori nettariferi nel giardino, sul terrazzo, sul balcone...

COSA FA RICOLA

Sostiene attivamente il presidio Slow Food per proteggere api e impollinatori e preservare la biodiversità contribuendo a far sì che 10 milioni di fiori vengano impollinati in ogni giornata di sole.

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