IL PRESIDIO DEI MIELI DI ALTA MONTAGNA ALPINA
Quando portare gli animali al pascolo era la norma, quando la transumanza era diffusa e regolare, anche le api ne traevano vantaggio. I pascoli venivano curati e puliti a tutto beneficio non solo degli animali, ma anche della vegetazione. Oggi la montagna si è spopolata, i pascoli sono meno curati e gli arbusti migliori non trovano più spazio. Ma c’è pure un “dritto” della medaglia: la montagna poco servita, con poche strade e poco abitata, è anche poco inquinata e gli ambienti incontaminati garantiscono produzioni scarse, ma di alta qualità.
Il Presidio si propone di valorizzare e rilanciare i mieli di alta montagna alpina, frutto di un duro lavoro dell'apicoltore che si muove nomade tra le fioriture della montagna, una pratica, il nomadismo in alta montagna, con produzioni sempre a rischio e spesso più scarse rispetto all'apicoltura stanziale, ma che offre prodotti eccellenti e di altissima qualità.
Il presidio tutela, quindi, le api, gli apicoltori e la biodiversità dell’alta montagna.